ROMA – Presentati da INAIL i risultati dei controlli effettuati nei primi 10 mesi di quest’anno: sono 17.929 le imprese sottoposte
a verifica da parte dei funzionari di vigilanza dell’Istituto tra gennaio e ottobre. 15.620 quelle in cui sono state accertate
irregolarità (87,12% delle aziende ispezionate).
L’attività ispettiva ha permesso l’individuazione di 40.707 lavoratori irregolari,
per due terzi uomini e un terzo donne. 6.402 i lavoratori che erano totalmente in nero.
Sottoposte a verifica soprattutto aziende del
terziario per un totale di 11.457 aziende ispezionate, di cui 3.859 nel settore dell’attività dei servizi di alloggio e ristorazione.
Verificate
inoltre 4.426 aziende nell’industria, di cui 2.253 nel comparto della costruzioni.
Alto il livello di irregolarità rilevato in
entrambi i settori: 3.568 i lavoratori in nero rilevati nel terziario e 2.153 nell’industria.
Le ispezioni hanno infine permesso l’individuazione
di aziende completamente sconosciute all’INAIL. Sono 2.178 i nuovi rapporti assicurativi avviati. Importanti i risultati
anche sul piano del recupero contributivo: accertati premi evasi per più di 48,5 milioni di euro. Recuperati inoltre circa 42
milioni di euro provenienti dalle verifiche amministrative.
Alla base del successo dell’azione ispettiva, l’adozione di una efficace
strategia di business intelligence basata sullo scambio e sull’incrocio dei dati. La strategia adottata negli ultimi anni
sia a livello centrale che localizzato, si realizza utilizzando un applicativo informatico per elaborare liste di evidenza, sottoposte
a monitoraggio e verifica dall’applicativo stesso.
“Il sistema” – ha dichiarato Ester Rotoli, direttore centrale Prevenzione
e Rischi INAIL - “si basa su un’attività di studio propedeutica volta a indirizzare la nostra attività ispettiva e amministrativa
verso aziende, settori e categorie che presentano determinati indicatori di rischio, individuati attraverso analisi approfondite sui
comportamenti delle imprese e incrociando i dati gestiti dall’INAIL con quelli presenti nelle banche dati delle altre amministrazioni.
La creazione di reti integrate per lo scambio di informazioni e dati utili ai fini della lotta all’evasione è, quindi, un
obiettivo prioritario per l’Istituto”.